Sviluppi

ASSENZA MONDO AZIENDALE

 

Durante le diverse fasi del processo si è  constatata la lontananza, in generale, del mondo aziendale dal problema dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

 

Solo alcuni imprenditori particolarmente sensibili hanno partecipato a titolo personale al progetto.

Per questo il gruppo ha ritenuto di curvare i lavori verso una direzione che "...riguarda una riflessione che i soli servizi stanno compiendo che si concretizzerà in una proposta da presentare in secondo momento al mondo aziendale, dopo una sperimentazione ed una verifica, in questo modo la garanzia che il mondo del lavoro accolga con maggior attenzione e concretezza la collaborazione con i servizi è maggiore. Inoltre, attualmente, nonostante l’invito non vi è alcuna partecipazione del mondo aziendale al progetto in atto.” (verbali 18.08 e 3.10-2008)

"Si nota la mancanza ai tavoli di lavoro delle AZIENDE, ovvero degli interlocurori fondamentali. "(verbale 15 aprile 2011)

RILANCIO

 

Nella primavera 2011 le azioni di sviluppo del progetto riguardano due aspetti emersi particolarmente critici:

  • la transizione dalla scuola superiore al "dopo"anche per gli studenti con disabilità complessa
  • il coinvolgimento fattivo delle aziende.

Il gruppo di lavoro itende operare attraverso:

  • elaborazione di un opuscolo che raccolga i servizi disponibili sul territorio ai quali la persona si può rivolgere.
  • Elaborazione di una forma di presa in carico da parte di un organismo formalmente costituito, che possa accompagnare la persona, con la sua storia anche scolastica e  con le esperienze in corso per garantire un orientamento progressivo nel mondo sociale adulto.  
  • La definizione del percorso di accompagnamento.
  • La mancanza dell'azienda è un elemento di grande debolezza: è necessario investire e proporre il pensiero e le modalità individuati al mondo aziendale attraverso nuove forme comunicative, ad esempio con l'intermediazione del Servizio delle politiche del lavoro dell'Amministrazione provinciale di Belluno e con un video dedicato.
  • Convegno di presentazione nella primavera del 2012.

 

 

“Dove c’è lavoro c’è inclusione sociale e dove c’è inclusione sociale c’è crescita e sviluppo”.


La scelta di avviare progetti come questo non ha valore solo per le persone o per le aziende che l’accolgono. Promuovere anche in un momento così difficile percorsi di questo genere, significa aiutare certo la tenuta sociale ma allo stesso tempo vuol anche dire sostenere i sistemi economici del territorio e la ricchezza.

PIT - Piano Individuale di Transizione

Predisposizione del PIANO INDIVIDUALE DI TRANSIZIONE

Si tratta di uno strumento che intende facilitare il passaggio dei
giovani con disabilità dalla scuola alla vita professionale.
Implica scelte precise sul piano politico e pratico.

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